Achtung, sconvenscion!
- Scritto da Sergio Tavčar
Sembra che abbia vinto Oklahoma. Ne parlerete alla sconvenscion e io starò ad ascoltarvi, in quanto di queste finali non so nulla, per cui, qualsiasi cosa dicessi, sarebbe inventata. E in merito alla sconvenscion, per chi non ci fosse ancora stato, per arrivare all’agriturismo Zaglia basta uscire al casello di Latisana, prendere per qualche centinaio di metri la direzione Lignano e poi scendere dal cavalcavia sulla vecchia statale Trieste-Venezia in direzione Trieste. Dopo non più di circa 200 metri c’è sulla destra l’ingresso all’agriturismo, la cui insegna si vede benissimo dalla strada. Avvertenza: questa settimana sono finite le scuole in quasi tutta l’Europa continentale, per cui ci si aspetta il solito assalto degli Gnocchi (per voi italiani crucchi) verso le spiagge di Lignano e consimili. Se volete essere sicuri vi consiglio, voi che venite dall’Italia, di uscire al casello prima a Portogruaro e prendere la direzione verso Trieste sulla vecchia statale, attraversare Latisana e arrivare senza problemi e soprattutto senza sconvolgimenti nervosi. Come sempre arrivo in tarda mattinata e inizio ufficiale dei lavori alle 13,00.
Rinvio e spostamento sconvenscion
- Scritto da Sergio Tavčar
Attenzione! Subito una brutta notizia in merito alla sconvenscion. La quale brutta notizia è in realtà per me una bellissima notizia e, scusate la presunzione, anche una straordinaria soddisfazione. Tempo fa avevo accennato alla strameritevole iniziativa che avevano preso in Slovenia alla metà degli anni ’90 con l’istituzione della ŠKL, la lega di basket per le scuole che aveva prodotto, oltre a una grande mobilitazione sociale di ragazzi e ragazze di tutto il paese, anche una serie di veri campioni di basket usciti proprio da quella competizione. Poi l’organizzazione si era dedicata anche ad altri sport cambiando anche la filosofia e gli scopi dell’iniziativa, ma è rimasta in piedi fino a oggi e continua a organizzare festival e jamboree per i ragazzi/e di tutti i tipi. La manifestazione finale della stagione si svolgerà dal 18 al 20 di giugno a Rogaška Slatina, notissima stazione termale, famosa anche per la sua centenaria tradizione della vetreria di ispirazione boema. Nel corso di questa manifestazione ci sarà un gala finale (dunque il 20 di sera) con anche il conferimento di premi alla carriera per personaggi che si sono distinti in fatto di sport. E, scusate sempre l’autoincensamento, quest’anno fra questi personaggi c’è anche il sottoscritto che è dunque invitato a Rogaška a spese dell’organizzazione in qualità di testimonial per tutti e tre i giorni. Alla fine il venerdì sera ci sarà il consueto banchetto, dormirò lì e il giorno dopo, non so quanto ancora rintronato (a una certa età gli strapazzi incidono molto più vigorosamente), mi riporteranno a casa. Mi scuserete dunque se penso che non sarei proprio nella forma più smagliante per affrontare poi anche una sconvenscion, e soprattutto la lite, suppongo molto vibrante, che avrò con Llandre. A questo punto spero che non me ne vorrete se sposto la sconvenscion alla settimana dopo, sabato 28.
Dal Vangelo secondo Velasco
- Scritto da Sergio Tavčar
Mi scuso per la prolungata assenza, dovuta a più fattori. In ordine di tempo: dapprima c’è stata la necessità di prendermi tempo dopo i commenti che avete postato sulla mia piccola digressione politica che pensavo fosse banale, un fatto puro e semplice. Dopo aver capito di aver toccato tasti impensabili, soprattutto fra cari amici a cui voglio molto bene, e dopo un primo impulso di scatenare un putiferio accusandoli di essere semplicemente anime candide fuori dal mondo (chi non vorrebbe una pace eterna? Non quella…quella fra i popoli del mondo…purtroppo a volerla devono starci proprio tutti e quando ovviamente uno, uno solo, non ci sta, la pace salta – è sempre stato così e pensare che il mondo migliori di generazione in generazione è la più ingenua utopia che ci sia) mi sono imposto di lasciar stare. Inutile che spieghi che una cosa è desiderare e sognare determinate cose, e io sono fra quelli che le desiderano, ma che bisogna sempre rendersi contemporaneamente conto che invece il mondo vero è tutt’altra cosa e sempre lo sarà (fra l’altro, con gli USA che hanno eletto Presidente un anziano malfattore narcisista egocentrico, profondamente corrotto, incapace e negli ultimi tempi anche palesemente demente, non mi sembra che il mondo abbia fatto molti progressi dai tempi di Caligola), per cui mettiamoci una pietra sopra e possibilmente amici come prima.
Il principio della clava
- Scritto da Sergio Tavčar
Scusate veramente il ritardo, ma non sapevo di cosa scrivere. È stato infatti un periodo in cui i miei interessi in campo sportivo divergevano nettamente da quelli della massima parte di voi, per cui, visto che a voi non importa dei miei sport e che per me vale esattamente il viceversa, avevo paura di apparire del tutto spiazzato. Cestisticamente non ho visto quasi niente, in quanto guardare le due squadre italiane in Eurolega era francamente penoso, del campionato italiano non parlo neppure, perché qualsiasi cosa dicessi potrebbe incriminarmi e potrebbe essere usata contro di me in tribunale, l’NCAA onestamente non mi interessa più e comunque anche volendo non posso seguirla da nessuna parte (a voi estimatori delle Lega non viene qualche piccolo dubbio in merito, visto che in passato veniva regolarmente trasmessa dalle massime TV in chiaro?), l’NBA…esiste ancora?, insomma non ho proprio nulla da dire che non l’abbiate già detta voi con ben maggior cognizione di causa.
Giorni lieti e giorni tristi
- Scritto da Administrator
Devo ammettere che la scorsa settimana è stata di gran lunga quella in cui ho guardato più sport in televisione da molto tempo a questa parte. C’erano a Trondheim i Mondiali di sci nordico che mi appassionano sempre, c’era il biathlon a Nove Mesto in Cechia, ci sono stati gli Europei indoor di atletica, altro sport che seguo sempre e comunque, e poi in ultima serata c’era l’Arnold Palmer di golf, uno dei tornei più importanti della stagione su uno dei più bei percorsi che ci siano. Sabato poi ci sono state anche le Strade Bianche di ciclismo, forse la corsa più bella, spettacolare e difficile di tutta la stagione (per me dovrebbe essere una delle corse monumento al posto della Sanremo, che avrà anche una storia leggendaria, ma che fino a quando non affrontano la Cipressa è totalmente inguardabile). Mi dicono che c’era anche il 6 nazioni di rugby, ma come ben sapete il rugby è molto, molto in basso nella mia lista di sport preferiti.
Come commento i commenti
- Scritto da Sergio Tavčar
Vi ringrazio veramente per la quantità e la qualità dei commenti al mio ultimo post. Avete affrontato argomenti disparati, ma tutti di grande interesse, per cui permettetemi di esprimere anche le mie opinioni in merito.
Capitolo basket, cominciando con la Coppa Italia. Aneddoto, anzi due: mi telefona Franz, chiacchieriamo in lungo e in largo sul famoso giorno della memoria (minuscole volute) del 10 febbraio e sulla strumentalizzazione di parte che si fa in Italia di tutta la vicenda con fattuali fake news, o se volete clamorose distorsioni storiche che sono però diventate purtroppo ormai vulgata accettata da tutti, e alla fine mi dice: “Ma guarderai Trieste contro Trento!” “Certo” “Bene, così poi mi dirai cosa ne pensi”. Poi mi metto d’accordo con mio fratello e mia cognata per andare a mangiare velocemente una pizza a Sežana per poi tornare in tempo per vedere la partita di Trieste, in quanto mio fratello ha scoperto che la si può vedere anche in chiaro su DMax. Bene: fatto tutto, torno a casa, accendo la TV e guardo la partita…per cinque minuti di orologio. Vedo esattamente quello che ha visto Roda (ha scritto tutto lui, non c’è nulla da aggiungere), comincio a imprecare furiosamente e mi dico mai più! Poi per curiosità guardo anche il finale, vedo che perfino Ruzzier, persona seria se ce ne è una in quella squadra (per esempio Candussi, ragazzo che conosco da piccolo e che vi garantisco è nella vita un vero cranio, pensa che con 214 l’unica cosa utile per lui sia tirare da tre punti, per cui per me come giocatore di basket non lo considero per principio), è andato fuori di testa e il mai più diventa sempre più convinto.
Al mercato del West
- Scritto da Sergio Tavčar
Abbiamo aggiunto questa settimana un altro mistero alla lunga lista di misteri irrisolvibili: dopo i misteri eleusini e quelli del terzo segreto di Fatima d’ora in poi ci sarà anche il mistero inestricabile e inspiegabile dello scambio fra Dallas e Los Angeles che ha coinvolto Luka Dončić e Anthony Davis. Quando ho letto la notizia sul sito della TV slovena (la prima cosa che guardo la mattina appena accendo il computer, essendo la pagina sportiva di RTVSLO di gran lunga il miglior giornale sportivo che copre le mie personali esigenze in fatto di interessi sportivi) ho avuto la classica reazione che hanno avuto tutti: quest’anno il primo aprile è arrivato con due mesi di anticipo. Non può essere. Non può esistere. Non ha alcun senso. Va be’ il cambio di proprietà a Dallas, ma fare un tale suicidio sportivo da tutti i punti di vista, tanto tecnico quanto di immagine e di appeal presso i tifosi, è una cosa assolutamente incomprensibile da capire.
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