Oggi giorno di riposo e dunque tanti sassolini (ciottoli? Scogli?) da togliere dalle scarpe. Intanto sono in lutto per la sconfitta di ieri della Macedonia (scusi l'amico greco, ma per me sempre Macedonia tout court è e sempre sarà) contro la Russia. Si è consumato un delitto di perfetto leso basket, perché la squadra che ha giocato meglio ha perso, e la cosa mi scoccia per principio. Si è fra l'altro confermata una mia vecchia teoria per cui la fortuna e la sfiga sono due dee perfettamente gemelle, ambedue dotate di vista d'aquila. Culo, come chiamarlo altrimenti (scusate), personificato nella persona di Monja (che fra l'altro, letto bragagnescamente alla russa sarebbe praticamente Manià...vedi mai che il nostro Tommaso...) che dopo aver segnato dai sette metri contro la Slovenia si è ripetuto in modo ancora più beffardo imbucando di tabella ampiamente non dichiarata per mantenere i fortissimi (??) russi imbattuti. Ed appunto il primo sassolino riguarda la mia avversione per la tipicamente italiana (dalla maggior parte di voi così ben esplicata...eppure siete persone palesemente intelligenti che ragionano: deve essere una questione genetica) abitudine di essere inguaribili "result merchants", gente che giudica cioè esclusivamente dall'esito numerico di una sfida, gente per cui la vittoria è esattamente tutto, nel senso che dal risultato in sé nascono poi le considerazioni tecniche, cosa questa clamorosa soprattutto nel calcio. Che infatti penso proprio per questo sia lo sport feticcio di tutte le genti italiche. Come altrimenti spiegarsi il commento di uno di voi secondo cui la Slovenia è una squadraccia, ha fatto schifo (su questo sono d'accordo, sul fatto che sia una squadraccia invece dissento clamorosamente), mentre invece la Russia potrebbe addirittura giocarsi la finale. Quando contro la stessa Slovenia, in una partita giocata al massimo, è stata sotto per 39 minuti, 59 secondi e otto decimi di partita. Qualcosa qui non va. O i russi sono meno forti o sono più forti gli sloveni. Io continuo ad essere convinto che si tratti di due squadre perfettamente equivalenti. Che poi i risultati divergano dipende dalla forma momentanea, dall'andamento della partita, da come va tutto il torneo eccetera, non ultimo proprio dalla fortuna. (Per continuare a leggere clicca sotto su "leggi tutto") 

Slovenia, appunto. Scoglio da togliermi. La Slovenia ha vinto finora zero medaglie europee? A parte il fatto che agli ultimi europei la medaglia è sfuggita per un punto nella somma di due partite, che ai penultimi era +12 a tre minuti dalla fine del quarto contro la Grecia, che è stata negli otto agli ultimi mondiali mentre l'Italia mancava la qualificazione agli Europei, se la Slovenia vincesse medaglie agli europei di basket sarebbe uno schiaffo per tutte le altre potenti nazioni, Italia in primis. E che un italiano rinfacci mancati risultati alla Slovenia mi sa tanto del bue che dà del cornuto all'asino. Ricordo umilmente che si tratta di un Paese di due milioni di abitanti (Milano metropolitana, più o meno) che ha giocato la fase finale degli ultimi Mondiali di calcio, che ha la nazionale di pallavolo che domani si gioca l'accesso ai quarti degli Europei contro la Finlandia, che ha la nazionale di hockey che fa frequenti puntate nel Gruppo mondiale con due giocatori nell'NHL, di cui uno una stella, che ha la nazionale di pallamano fra le migliori 12 in Europa (e con un argento europeo ed una partecipazione olimpica già in bacheca), che ha la pallanuoto subito a ridosso dell'elite europea, che ha un oro olimpico nell'atletica leggera eccetera. Per cui pretendere miracoli da una minuscola nazione del genere, che fra l'altro, come già scritto, ha dovuto rinunciare per gli Europei a tutta una squadra di 12 giocatori indisponibili, mi sembra ingeneroso ed ingiusto. Sono però contento che nella stessa Slovenia sia scattato un meccanismo virtuoso, nel senso che questo stesso discorso che ho appena fatto lo facevano sempre a mo' di litania per giustificare le sconfitte, mentre ora hanno fatto un importante salto di qualità in quanto criticano ferocemente la nazionale per il non gioco messo in mostra soprassedendo alla solita autoflagellazione della serie: cosa si può pretendere da noi tanto piccoli...Il problema della Slovenia secondo me, visto da fuori, è semplicissimo: quelli che dovevano essere i frombolieri sono spariti di circolazione. Ožbolt e Jagodnik hanno giocato una partita sola, ed infatti la Slovenia ha battuto una Georgia che era estremamente pericolosa ancora con Pačulia al massimo, poi sono spariti. A loro volta Lorbek e Smodiš sono inermi dalla distanza, e sotto canestro semplicemente gli avversari non lasciano venire. Tanto tirate col 25% da tre: accomodatevi, fate pure. Lasciamo stare Goran Dragič che sembra un fantasma, soprattutto di testa. E quando i migliori sono Zoran Dragič (vi dicevo che era forte) e Begić, allora si capisce che qualcosa non va. Uno di voi ha scritto che Lakovič non è mai stato un play: delle due l'una. O non capisce di basket niente lui, o non ne capisco io. Perché il buon Jaka è stato tutta la vita un play puro, per il quale comunque non è assolutamente vietato che abbia anche tiro. Il grave è quando deve cantare ed anche portare la croce, cioè fare canestri, perché questo vuol dire che gli altri non lo fanno. Se ci pensate, quando Teodosić tira molto vuol dire che la sua squadra sta giocando malissimo, per cui che lui segni in una partita molto è un pessimo segno. Il perché tutto questo accada alla Slovenia non lo so. Io so solo che nella storia non ho mai visto giocare un basket piacevole ad una squadra allenata da Božidar Maljković.

Per rispondere a Klemen, sempre in tema, io personalmente non sarei tanto pessimista. Io penso che lui sia giustamente sotto l'influsso di quel che succede a casa sua, nel Litorale e specificatamente a Capodistria, dove in effetti con i giovani si lavora all'italiana, cioè catastroficamente. Se posso invece portare un'esperienza personale ricordo che l'anno scorso, alla festa in onore di Jaka Lakovič a Doberdob (e va be', Doberdò), si giocò un'amichevole fra l'Under 13 dello Slovan e quella della selezione dei club sloveni della minoranza. Alla fine della partita il sottoscritto si fece nemici giurati per tutta la vita tutti i tecnici delle squadre giovanili della minoranza in quanto fece vibratamente rimarcare che in partita i nostri (fra l'altro i nostri – minoranza - erano tutti fisicamente dotatissimi, tanto da essere alla pari con gli sloveni, cosa che ai miei tempi sarebbe stata fantascienza pura sperare) avevano dimostrato un'agghiacciante pochezza tecnica rispetto allo Slovan che mise in mostra giocatori tutti dotati di ottimi fondamentali, dotati insomma di ottima scuola. E lo stesso Luka Rupnik mi sembra che dal punto di vista tecnico abbia ancora molto da affinare, ma poco da imparare. Per cui mi sembra che almeno nella capitale si continui a lavorare ottimamente.

Per il resto tornando agli Europei devo, immodestamente, ritenermi soddisfatto di aver più o meno indovinato tutti i pronostici sul valore intrinseco delle squadre partecipanti. Con alcune correzioni, ovviamente. Per esempio non pensavo che l'innesto di Noah, giocatore senza fronzoli, modesto, che fa quel che sa fare senza voler fare il fenomeno, ma in fatto di quantità fa un lavoro gigantesco, potesse tanto cambiare il volto della Francia. Certo che in panchina hanno Collet e questo è un problema. Qui sono perfettamente d'accordo sul fatto che giocare per subire una spazzolata dalla Spagna sia stata una puttanata pura e semplice. La cosa mi fa credere che il coach non abbia mai giocato a livello agonistico anche nelle leghe più infime. Tutti noi che lo abbiamo fatto sappiamo benissimo qual'è l'atteggiamento psicologico che ci attanaglia quando ri-affrontiamo una squadra che la volta prima ci ha asfaltati. Per non dire ancora che sia Noah che Parker giocherebbero l'eventuale finale contro la Spagna senza aver saggiato prima sul campo il valore degli avversari, cosa assolutamente non di poco conto. Eventuale, dico, perché secondo me nella semifinale contro la Serbia (vedere sotto) perderanno. Come non so, ma troveranno un modo.

Sui pronostici per i quarti, detto che la Slovenia farà un'ottima figura contro gli spagnoli perdendo solo perché sono obiettivamente troppo più forti, e detto anche che darei per tutto fuor che scontato il risultato di Francia-Grecia, perché se putacaso i greci portassero i francesi nel finale punto a punto poi sono sicuro che si inventerebbero i loro soliti canestri impossibili, quelli già sfoderati tante volte contro la Slovenia, per non parlare di semifinale e finale di Belgrado 2005, e detto della Lituania, resta da parlare di Serbia-Russia. Sarò controcorrente, ma questo sfavillante gioco dei russi non riesco proprio a vederlo. Potrebbero dominare sotto canestro, ma se non l'hanno fatto contro la Slovenia, non vedo perché dovrebbero esplodere proprio contro i serbi. Mozgov, scusatemi, è un pezzo di legno del livello di Javtokas, che può indovinare una partita, forse, ma che finora è stato, sfrondando la retorica, al limite del patetico. Kirilenko non mi sembra nella forma di quattro anni fa, le guardie sono decerebrate tutte, a parte ovviamente Šved che coach Blatt (il migliore degli Europei? Sicuramente insieme all'oscuro Dokuzovski) infatti forza ostinatamente (con cazziatoni galattici come quello rifilatogli in mondovisione nella partita proprio contro la Slovenia) proprio per il suo immenso talento che le volpi russe in questi anni non hanno permesso si esprimesse pur dopo le meraviglie da lui sciorinate agli Europei giovanili di Nova Gorica. Per cui, tirate le somme spero proprio che a vincere sia la virtù, cioè che alla fine vinca la squadra di coloro che sanno giocare meglio, cioè i serbi. Anche se il finale di Serbia-Turchia mi è sembrato ancora più agghiacciante nel senso di chi fa meno anche nei confronti dei finali di partita della Slovenia tanto contro la Grecia che contro la Macedonia. Sulla Slovenia comunque rimango ancora col giudizio sospeso: se nella semifinalina per il quinto posto, quella che qualifica per il Preolimpico, dovesse battere la Macedonia, cosa secondo me più che fattibile e che penso anzi sarà fatta, allora in fin dei conti avrebbe raggiunto l'unico obiettivo realistico possibile.

Semifinali: di Francia-Serbia già detto. La Lituania contro la Spagna proprio non riesco a vedere come possa vincere. Anzi, dirò di più: secondo me avranno grossi problemi già nei quarti contro Mekelebovski e compagnia, perché affrontare a questo punto del torneo in partita secca una squadra solida, ben allenata e che non ha niente da perdere sono sempre cavoli amari. Avranno dalla loro parte comunque sicuramente l'arbitraggio che per mia esperienza pluridecennale nei quarti mette sempre il turbo a favore della squadra di casa (arbitrerà Lamonica, quanto scommettiamo?). Per finire, già che siamo in tema di Lituania, apre il cuore avere l'ennesima conferma che il basket è un gioco semplice che però bisogna capirlo per saperlo giocare. Vedere Jasikevičius e Valančiunas, che biologicamente potrebbe essere suo figlio, che praticamente neanche si conoscono (va bene, Jasi è stato qualche mese al Lietuvos Rytas, dunque ci ha già giocato assieme, eccetera, ma mi concederete che non è stata una lunghissima esperienza), che in campo parlano lo stesso linguaggio della classe pura, per cui uno effettua degli alley-oop alla cieca sapendo benissimo che l'altro è già andato a prenderli, che cioè giocano a memoria comunicando in modo quasi telepatico, e senza sbagliare un centesimo di secondo sul tempo, è l'ennesima prova che cestisti si nasce, nel senso che buoni giocatori si diventa, ma campioni si nasce. Per questo il basket è tanto, ma tanto bello.

Ah sì, finale. Qualcuno dubitava prima dell'Europeo che potesse non vincere la Spagna? Io no.