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Lady is a Trump
- Scritto da Sergio Tavčar
Buon anno a tutti! Volevo scrivere qualcosa qualche giorno fa, parlando soprattutto di sport, ma poi devo dire che in questi ultimi tre giorni sono rimasto inchiodato davanti alla TV a guardare più o meno solamente la CNN per seguire l’inaudita e angosciante vicenda dell’attacco che un Presidente degli Stati Uniti ha portato direttamente al cuore del suo Stato, e cioè al parlamento riunito in sessione comune per ratificare l’esito delle elezioni presidenziali e proclamare ufficialmente il nuovo Presidente eletto. Un momento normalmente formale che però stavolta è stato trasformato in una vicenda che, come ha detto George Doublya, noto estremista di sinistra, si sarebbe pensato potesse succedere in una repubblica delle banane, e non negli USA.
Segnatevi questa!
- Scritto da Sergio Tavčar
Di solito non scrivo post a raffica, ma stavolta sono proprio costretto a farlo dopo quanto scritto da Buck con i commenti, suppongo sarcastici, dei grandi intenditori milanesi di basket. Maledizione, avrò anch’io una volta il diritto di replica, soprattutto quando leggo cose che mi sembrano marziane.
Probabilmente il marziano sono io, in quanto sto notando ormai da tempo che evidentemente non riesco a farmi mai capire e che poi vengo tacciato di cose che non solo, dal mio punto di vista, mai ho dette, ma che soprattutto neanche lontanamente avrei mai avuto la sventura di pensare. Nel commento per interposta persona che Buck ha postato leggo che non sarei riuscito in questi anni a capire che le partite si vincono segnando i tiri e che tutto sommato non importa come poi vengono costruiti.
Fiume in piena davanti alla TV
- Scritto da Sergio Tavčar
Intanto buon Natale a tutti quanti voi, soprattutto a quelli che riuscirete in qualche modo a passarlo in famiglia con i vostri cari. Sono tempi molto grami, ma forse chissà, come dice il Papa (che per qualche motivo non sembra molto popolare fra quelli di voi che avete fede, anche se a me pare che tutte le cose che dice le dica più che giuste, ma forse sono troppo “comunista”), può anche essere l’occasione per rendersi conto che non c’è rituale santaclausistico consumistico che possa sostituire un momento di intimità e di affetto con le persone che amiamo di più.