Mi dispiace che abbia perso la Grecia. Lo dico onestamente, perché io faccio sempre il tifo per quelli che giocano meglio, per cui desideravo tantissimo che battessero la Spagna. Però bisogna ammettere che la Spagna non ha rubato nulla, anzi la sua vittoria è più meritata che non si potrebbe. Devo anche dire che ho seguito la partita con estremo interesse, in quanto secondo i miei canoni si è giocato a pallacanestro, e quando le squadre lo fanno, allora mi sembra di poter capire quello che vogliono fare, di capire quando non riescono a farlo e magari tentare anche di capire perché. In questi casi di solito viro l’audio sugli effetti per farmi un commento da solo e per non farmi condizionare da quanto dicono i commentatori. Ieri però non l’ho fatto, in quanto mi sembra che Geri De Rosa e Davide Pessina (come sapete la coppia che preferisco di gran lunga di quelle che offre Sky) abbiano fatto un ottimo lavoro, per cui ho lasciato l’audio com’era, essendo più o meno d’accordo normalmente con quanto stavano dicendo o, se non lo ero, almeno capivo quello che volevano dire che era comunque logico. Poi la pallacanestro si può giocare bene o male, ma, vivaddio, almeno il gioco ha un capo e una coda.

 

Dal mio punto di vista, e qui non posso che ripetere quanto è uscito stamattina sul Primorski, e qui faccio il classico odioso e presupponente generale a battaglia finita (so di farlo, non crocifiggetemi, ma in questo modo tento di dare la mia lettura anche per fare da base a una seria e soprattutto moderata discussione), la partita la Grecia prima ancora di scendere in campo. E ciò non tanto per avere avuto un approccio sbagliato dal punto di vista mentale, ma secondo me la ragione è puramente tecnica. Katzikaris voleva tenere basso il ritmo per non far correre gli spagnoli, cosa secondo me sbagliata concettualmente. Almeno secondo me quando una squadra è, o si sente, obiettivamente, anche se di poco, più forte dell’avversaria, l’idea deve essere quella di provare a imporre il proprio, di ritmo, confidando che giocando a viso aperto si riuscirà lo stesso prevalere. I greci, essendo balcanici di animo e mentalità, il gioco controllato non riescono proprio a digerirlo, in quanto cozza contro il loro stesso modo di essere. Per cui secondo me i greci avrebbero dovuto correre a più non posso, confidando anche nel fatto che le guardie spagnole in questo momento non sono proprio al top in fatto di lucidità, confidando insomma nel fatto che potessero fare, anche in caso di superiorità numerica in transizione, ogni tanto un po’ di casino. E avrebbero dovuto farlo per un altro, puramente matematico, motivo. Essendo la squadra di tutto l’Europeo con la massima profondità di panchina io almeno non conosco altri modi per imporre questa superiorità se non quello di fare a chi corre di più confidando nel fatto che gli avversari arrivino alla fine, avendo potuto ruotare meno uomini, con la lingua per terra. A questo punto spiegatemi che vantaggio apporti il fatto di avere una panchina così lunga  se Perperoglou, Sloukas e Kaimakoglou giocano pochissimi minuti e Papanikolaou, per non parlare di Mantzaris, neanche vedono il campo. Penso che in questo modo i greci abbiano fatto perfettamente il gioco di Scariolo che ha avuto fra l’altro il grande merito all’inizio dell’ultimo quarto di mettere in campo un quintetto puramente difensivo con Claver e Reyes confidando nel fatto che i greci in attacco senza Spanoulis e con il compassato, ma tutto sommato calligrafico e prevedibile Calathes, potessero avere problemi, cosa che è avvenuta puntualmente (se non sbaglio gli unici punti in più di 5 minuti sono stati una tripla estemporanea di Adetokubo, of all people). E in più giocando a due all’ora Spanoulis non è mai entrato in ritmo e nel finale è stato più di danno che di aiuto giocando una delle peggiori partite decisive che mai gli abbia visto giocare. E con tutto ciò la Grecia avrebbe vinto se Adetokubo avesse fatto il miracolo da metà campo all’ultimo secondo. Per dire quanto la Grecia sia stata malgrado vicina, cosa che non fa che accrescere i rammarichi, almeno per me che tifavo per loro.

A proposito di Adetokubo (scrivo come si legge, non vedo perché dovrei usare la grafia greca, quella che ci propinava Ntdratzen Ntalipagits), se questo non è il primo vero giocatore del 21.esimo secolo, non so veramente chi possa esserlo. Sono perfettamente d’accordo con i commentatori che per ora rende massimo al 30% del suo potenziale e che i suoi margini di miglioramento sono totalmente inimmaginabili. E poi, leggendo la sua storia, di come abbia invitato suo fratello nel locale più costoso di Milwaukee (o dove gioca) per poi mangiare assieme a lui l’insalata più a buon mercato vergognandosi di buttare via soldi per mangiare pensando ai sacrifici fatti dalla sua famiglia, beh, allora sono sicuro che il ragazzo ci sia anche e soprattutto con la testa, per cui aspettiamoci di vedere negli anni prossimi all’opera un vero fenomeno. 

Riguardo alla Francia solita partita di squadra più forte contro squadra più debole. La Lettonia è più 5 quando rientra Parker che fino a quel momento non aveva fatto un tubo. Gli lasciano il primo tiro da due: ciuff. Lo marcano da lontano sul secondo, l’azione dopo: ciuff. Ancora l’azione dopo: stavolta tentano di marcarlo, da tre fuori equilibrio: ciuff. Partita in cassaforte. Cosa vuol dire avere giocatori forti, di un’altra categoria.