Scusate la pausa, dovuta a moltissime cause. Una, e la più importante, è stata che a metà mese ci sono stati gli Europei di nuoto che ho trasmesso e, visto che faccio il nuoto una volta a stagione in occasione degli impegni più importanti, ci ho messo del tempo per prepararmi almeno in modo sufficiente, nel senso che mi seccava fare la figura di quello che si meraviglia quando vince uno che lui magari non conosce e che poi scopre che in realtà era il favoritissimo da parte di tutti i veri esperti. E poi, come già più volte detto, il nuoto è il mio sport individuale per eccellenza, essendo stato contagiato da mio padre, grandissimo appassionato, e anche perché, per quanto sono imbranato a secco, tanto che nei giochi da bambini ero sempre scelto fra gli ultimi, sono stato invece sempre molto bravo in acqua dove, sempre nei giochi fra i bambini, i ruoli si ribaltavano. La seconda causa è che intanto in TV c'erano molte cose per me molto interessanti, segnatamente i due ultimi majors di golf che nei fine settimana seguivo ovviamente a tavoletta. Per cui delle trionfali qualificazioni dell'Italia ho visto solo uno spezzone della partita giocata in casa contro la Svizzera che mi è sembrata un'accozzaglia di terribili pipponi, per cui dopo pochi minuti ho cambiato canale. Se i due fenomeni (certo, non c'era Sefolosha, si è fatto male Brunner, a un tanto ci arrivo) sono i figli dell'ex ala dell'IMT Belgrado, allora non siamo veramente molto ben messi. 

 

A dire il vero ho seguito anche un po' di basket, in quanto nel frattempo, per quanto ancora una volta noi di Capodistria non abbiamo i diritti per il Mondiale (neanche di cronaca, addirittura, per cui nei TG i risultati li diamo o con qualche cartello o con immagini di repertorio) e, anticipo, non avremo neanche quelli degli Europei dell'anno prossimo (il contratto che ci esclude copre gli anni dal '13 al '15), pur tuttavia ci hanno dato la possibilità di trasmettere alcune amichevoli della Slovenia fra le quali anche quella da voi citata contro gli USA. Grazie per la sensibilità che avete dimostrato capendo che quello che mi interessava era vedere la Slovenia e focalizzare il commento su di essa invece di andare incontro ai vostri gusti e di parlare di quello che interessa a voi, mentre a me non potrebbe fregare di meno, e cioè di come sono gli Stati Uniti. Che, se proprio volete saperlo, mi sono piaciuti tantissimo, in quanto mi sembra che abbiano l'atteggiamento giusto senza alcun tipo di puzza sotto il naso. Giocano come devono, puntando sulla loro incredibile reattività fisica, difendendo in modo rischioso attaccati all'uomo (e infatti vorrei vederli contro Papaloukas e Spanoulis del 2006), ma asfissiando gli avversari che non sono abituati a pressioni del genere e soprattutto a aver a che fare con mani e piedi velocissimi che rubano e intercettano palle che in Europa arriverebbero tutte facilmente a destinazione, per cui possono correre in contropiede a piacimento piazzando parziali devastanti. E inoltre mi piace come hanno affrontato questa avventura quelli che sono gli ovvi leader della squadra, Harden, Curry e Rose che si mettono a disposizione della squadra non disdegnando di fare lavori sporchi, ma utili. Per cui penso che vinceranno il Mondiale, a meno che la Spagna non riesca a calmarli e a rivelare i loro difetti che sono, fondamentalmente, una tecnica, anzi piuttosto tattica (intendo piazzamenti difensivi, gioco senza palla, applicazione dei fondamentali giochi a 2 e a 3), individuale piuttosto approssimativa, per non dire rudimentale, stile NBA. Quello che è sicuro è che tutti gli altri li spazzeranno via senza problemi. Per finire con gli americani mi sembra strano che, anche tenendo in mente il discorso che ho fatto nel post precedente, pochi abbiano sottolineato i potenziali effetti devastanti su tutto il movimento internazionale, e segnatamente sui rapporti NBA-FIBA, che ha avuto il terribile infortunio patito in allenamento da Paul George. C'è stato un momento, subito dopo il fatto, che sembrava fosse scoppiata una tremenda guerra fredda cestistica con possibili micidiali effetti di ritiro nell'isolamento da parte dei professionisti americani. Lì ho avuto molta paura. Ora comunque sembra che un po' la cosa sia rientrata e che, anche nell'ambito della nazionale USA, si pensi soprattutto a come vincere i Mondiali anche senza Durant. Per cui, anche nell'ottica dei possibili sviluppi della faccenda che per ora cova sotto la cenere, ma sicuramente riesploderà in occasione della prossima campagna internazionale, quasi quasi stavolta faccio il tifo che gli USA vincano.

Sul livello tecnico medio di questi Mondiali corro il rischio di fare ancora una volta la figura dell'inguaribile e patetico vecchietto spazzato via dai nuovi magnifici tempi che, per definizione, portano progressi fantastici in tutti i campi solo perché le cose avvengono adesso e non nel passato, e dirò la mia. A proposito, se l'umanità continua a progredire sempre in tutti i campi, mi sapete spiegare come mai ogni tanto l'umanità stessa ripiomba in Medi Evi vari e per ritornare almeno un po' quella che era prima ci devono passare secoli? Dove sarebbe la nostra cultura, dove sarebbero gli immortali capolavori letterari della civiltà greca, se nel nostro Medio Evo non fossero stati salvati dagli arabi? E, se succede in campi ben più importanti, perché di grazia non potrebbe succedere anche in uno sport insignificante come il basket? Potreste almeno concedermi un piccolo beneficio del dubbio e considerare che la mia idea che in questo momento nel basket siamo nella decadenza più evidente possa anche non essere un vaneggiamento di uno sorpassato dai tempi? Ve ne sarei molto grato, perché se no vado in paranoia e posso arrivare alla conclusione che in effetti ormai di basket non capisco più un tubo.

Tornando al basket uso una pietra di paragone che è quella di inserire nel contesto la nazionale slovena che ovviamente conosco benissimo (spero che almeno questo me lo concederete). Ora, la nazionale slovena di quest'anno, spero che Jure Zdovc non mi legga, è nettamente la più scarsa da quando la Slovenia è uno Stato indipendente. Sotto canestro non esiste. L'unico lungo è Omić, 22 anni, esperienza zero, doti tecniche dubbie, in difesa dorme spesso e volentieri. Poi c'è Slokar, che Dio ci aiuti. Fra l'altro in tutte le partite amichevoli di preparazione non ha messo neanche uno (!- vero) dei tiri da più di tre metri che abbia tentato. E dire che una volta almeno aveva una buona mano. Poi nebbia totale (mancano Vidmar e Erazem Lorbek, ahimè). Non ha un play, a meno che non pensiate che Goran Dragić lo sia. L' unico play vero sarebbe il 19-enne Aleksej Nikolić di Postumia, un altro con esperienza zero. Per il resto è tutta una squadra di esterni che sì, possono giocare in vari ruoli, che sono anche molto bravi e reattivi in difesa, fisicamente molto ben messi, e che tutti, se in giornata, possono segnare da fuori in serie. Se però il tiro da fuori non funziona, allora scende la notte fonda. Perché parlo tanto della Slovenia che, lo so, non potrebbe fregarvi di meno? Semplicemente per inquadrare la situazione per cui una squadra del genere possa aver vinto ieri di 10 anche abbastanza agevolmente contro l'Australia che sotto canestro aveva Baynes, Jawai e il vecchio Andersen, che però rimane sempre molto bravo. Per fortuna degli sloveni aveva anche Ingles. Allora l'Australia (l'unico che manca veramente dei bravi è Mills) è ancora più scarsa della Slovenia? E allora gli altri come sono? Avrete visto la Lituania contro il Messico. Vi pare una squadra di basket? Senza uno straccio di gioco che avrebbe perso se a un dato momento non avesse deciso che, visto che sotto canestro i fenomeni non facevano un tubo (se è per quello, Valančiunas non faceva un tubo neanche in difesa), non si fosse affidata all'arma storica lituana, l'artiglieria campale, mettendo il 60% di triple.

Sto finendo di scrivere appena finita la partita fra la Croazia e l'Argentina. Su quest'ultima voglio sfidare i modernisti a prescindere che mi spieghino dove sta il progresso del basket se l'Argentina, per essere un minimo competitiva deve ricorrere ai suoi nonnetti, visto che i nuovi, con quel incredibile giocatore pazzo da campetto che è Campazzo (notate la finezza?), sono praticamente inguardabili. Scola ne ha messi 30. Mi potete credere, o voi giovani, che 10 anni fa, quando vinceva le Olimpiadi, era ancora più forte? Ed era uno dei tanti. Poi c'è Nocioni, hanno rispolverato Herrman (anche lui giocava già 10 anni fa), c'è Prigioni, non c'è, ma non è volontà sua, Ginobili, cioè sono sempre quelli che 12 anni fa giocarono la più bella partita della storia delle competizioni internazionali (questo per mettere le mani avanti nei confronti degli adoratori dell'NBA), la finale dei Mondiali di Indianapolis contro Bodiroga e i suoi (gente tipo Divac e Stojaković, per dirne un paio). Per dire, all'epoca Prigioni era un mega-rincalzo alle spalle di Sconochini e Pepe Sanchez.

Ieri forse la migliore partita è stata quella fra il Brasile e la Francia. Francia che è senza Parker, dunque per logica nettamente più debole di quella che l'anno scorso vinse a Lubiana. Eppure la partita è stata pari con la Francia che avrebbe potuto tranquillamente vincere. Fra l'altro il Brasile ha giocato in preparazione alle Stožice contro la Slovenia in formazione pesante e ha vinto un po' per sbaglio nel finale dopo che una grande rimonta slovena si è arenata sul più bello, cosa che fra l'altro alla Slovenia riesce magnificamente spesso e volentieri. Per cui neanche loro sono proprio fenomeni extraterrestri.

Chi rimane? La Spagna? Anche loro sono sempre quelli, con la base che rimane da oltre un decennio la mitica squadra campione del mondo juniores di Pau, Navarro, Calderon e Reyes. Tutti pimpanti vecchietti che sono a metà del viaggio verso gli -anta. Certo, la Spagna ogni tanto produce qualche nuovo giocatore molto, molto forte (tipo il fratello di Pau – bella forza, l'hanno trovato in famiglia!), ma, permettetemi, una generazione come quella se la sogneranno ancora per un bel po' di tempo.

Insomma personalmente vedo un arretramento e un'involuzione che mi preoccupano non poco. Nominatemi per favore qualche giovane (ma giovane vero, 20-enne o meno), che si stia mettendo in mostra. Io non ne vedo (Il solito Šarić? E' da tempo che è sempre lì: il suo problema sono le gambe deboli e i piedi lenti e quelli purtroppo non può cambiarseli). Sembra inoltre che i Mondiali saranno un affare a due fra Spagna e USA (i miei favoriti? 75% USA, 25% Spagna) con tutti gli altri ben lontani. Per cui anche da un punto di vista agonistico pare che ci attendano due settimane di ludi vari in attesa della più che annunciata finale.

Certo, ci sono moltissime assenze di grandi giocatori, alcuni già nominati. Penso comunque che malgrado ciò il quadro generale cambi di molto poco.

Ecco, mi sono sfogato. Leggendo i vostri commenti sono infatti arrivato alla conclusione che, più tento di argomentare quanto dico con esempi che a me sembrano inconfutabili, più vengo tacciato di passatismo, di anti questo o anti quello, di adoratore senza criterio del basket jugoslavo che fu, insomma non lo dite per gentilezza, ma la massima parte di voi mi segue come si segue il vecchietto petulante tipo i due del Muppet che sì, una volta capiva quel che diceva, sapeva magari anche le cose, ma che di fronte all'inarrestabile avanzata del progresso, è rimasto nettamente indietro e non capisce che i tempi sono cambiati e che le cose devono essere valutate in tutto altro modo (come, fra l'altro, di grazia?). OK, va bene, ricoveratemi in ospizio con magari un giubbotto bianco (non si sa mai), ma lasciatemi le mie opinioni. Per cui vada tutto a ramengo e mi tolgo almeno la soddisfazione di dire quello che penso (a dire il vero non solo io, ma questo è tutto un altro discorso). E comunque la mia frase preferita (la ripeto, perché l'avrò riportata già un'infinità di volte) è: I tempi sono cambiati. E' sempre ora che cambino di nuovo, e in fretta, se possibile.

E proprio per finire. Io avrò le mie idee fisse, ma penso che Franz mi batta di alcuni giri con le sue ossessioni anti-Pianigiani. Ci diamo finalmente un taglio?