Annuncio Sconvenscion - Aggiunta
- Scritto da Sergio Tavcar
Un piccolo suggerimento che mi è venuto in mente stamattina sotto la doccia. Ferma restando la proposta di Franz, io ne avrei una alternativa per i “veri” appassionati di vintage. Visto che dopo devo andare a Capodistria e, visto che Boljunec è a un tiro di sputo da Capodistria stessa, qualcuno potrebbe magari anche avere la curiosità di fare un salto con me a Capodistria, facendogli io da guida. Nella fattispecie la nostra Tv di sabato sera è una specie di deserto dei Tartari, essendovi presenti solo il portiere, i tecnici strettamente (ma a volte neanche quello) necessari per la messa in onda e i quattro disgraziati che devono preparare il Tg delle 10, per cui una visita guidata sarebbe facilissima senza rompere le scatole a nessuno.
Per chi ha il bollino autostradale sloveno non c’è problema, per chi invece non ce l’ha c’è la classica strada alternativa che seguono tutti i triestini che vanno in Istria, cioè la vecchia strada principale ancora dei tempi dell’Italia. Se qualcuno decide di venire con me non ho problema a fare da capo carovana. Detto anche che da Capodistria al ritorno, pur rifacendo la strada vecchia, non ci sono più di 35-40 minuti al casello del Lisert, penso che qualcuno potrebbe anche prendere in considerazione la cosa. Rifletteteci e poi alla sconvenscion, se qualcuno avrà voglia di fare la gita, basterà che mi segua.
Annuncio Sconvenscion
- Scritto da Sergio Tavcar
Notizie utili per la sconvenscion di sabato 26. Come anticipato ci troveremo presso l’osmica Starec di Boljunec – Bagnoli della Rosandra, n. 623. Purtroppo di sera devo commentare la Supercoppa slovena di basket fra Tajfun e Krka, ma per fortuna nella sfiga sono riuscito a mettermi d’accordo di commentare la partita non quando si gioca, e cioè alle 17 e 30 che sarebbe stata una iattura terribile, ma quando andrà in onda, e cioè alle 20. Per cui, visto che da Boljunec a Capodistria ci sono 15 minuti di macchina andando piano, basta che vada via verso le 19 e 30, cosa che penso basterà e avanzerà, visto che di solito chiudiamo verso le sei del pomeriggio. A scanso di equivoci è prenotato un tavolo per 10, che è normalmente un numero più o meno canonico, già alle 12 e 30. Io sarò lì allora.
Europei 2015 - Commento 13
- Scritto da Sergio Tavcar
Certo che ce la state mettendo tutta per farmi definitivamente smettere di esternare le mie opinioni su questo sito. Ho già detto tantissime volte che sono un pigro e non mi piace lavorare, soprattutto se lo faccio gratis. Posso fare un’eccezione se mi diverto, ma se non mi diverto più, chi me lo fa fare?
Va bene, provo a continuare, anche se di malavoglia. Anche perché sta avvicinandosi uno dei momenti che di solito mi fanno ricredere sui tetri propositi di cui sopra, leggi la promessa sconvenscion settembrina che, nulla osta della mia Redazione a parte, vorrei fare sabato prossimo 26 a Boljunec – Bagnoli della Rosandra (certo che erano immaginifici nel ventennio nell’inventare nomi roboanti per paesotti sloveni che dovevano essere italianizzati per forza, vedi per esempio il capoluogo del comune, Dolina, in sloveno pedestremente valle, che diventò San Dorligo della Valle, un santo fra l’altro che sembra non esista proprio) in un’osmica che apre questa settimana e che Vremec mi assicura che è molto buona.
Europei 2015 - Commento 12
- Scritto da Sergio Tavcar
Oggi me la sono presa comoda, in quanto non sentivo alcun bisogno urgente di dire qualcosa. Non saprei infatti dire nulla di originale rispetto a quanto avete detto voi in merito a Francia-Spagna. Chissà come, quando non ci sono in ballo gli amati colori azzurri che normalmente fanno uscire dalle viscere sentimenti a volte scarsamente supportati da ragionamenti e logica, e soprattutto portano a abbarbicarsi alle proprie posizioni senza neanche degnare di un pensiero fugace le posizioni di chi non è d’accordo con convinzioni che sanno tanto di fede invece che di capolinea di ragionamenti un po’ più raffinati che pesino nel modo giusto i pro e i contro di quanto si vede e si analizza, allora come per incanto le disamine diventano obiettive, magari discordanti, ma tutte logiche e discutibili, nel senso etimologico che si discutono per vedere magari di trovare una sintesi condivisa fra le varie posizioni. Cosa che dovrebbe essere normale per una discussione seria e pacata, poi se ognuno rimane della stessa idea che aveva prima, poco male, intanto però ha sentito cosa ne pensano gli altri e, se non è stupido, ci ripenserà magari per pesare meglio una prossima volta le sue percezioni.
Europei 2015 - Commento 11
- Scritto da Sergio Tavcar
Ho letto più o meno tutto quello che avete scritto ieri sera e stamattina di getto, dunque ancora in preda alle emozioni, per commentare la Caporetto della nazionale di basket. Sì, perché onestamente io la considero una disfatta, senza se e senza ma. Quando allenavo la cosa che mi dava fastidio, visto che allenavo squadre non proprio di fenomeni, era perdere per dabbenaggine nostra qualcuna delle poche partite che potevamo vincere contro squadre del nostro stesso livello. Immaginarsi quando scialacquavamo partite contro squadre palesemente più deboli. Ragion per cui aver buttato via una partita per averla presa al contrario, totalmente a rovescio per approccio, preparazione, esecuzione con connesse rotazioni comprensibili per un certo verso (quello di mettere le mani avanti facendo giocare il quintetto dei sogni osannato da tifosi e stampa con l’idea che: “abbiamo perso con i cinque migliori per consenso generale, dunque cosa potete imputarci?”), ma secondo me totalmente incomprensibili nell’ottica, unica e fondamentale, di vincere la maledetta partita facendo giocare in ogni istante SQUADRE, QUINTETTI formati da giocatori compatibili, remanti tutti nella stessa direzione, capaci di adeguarsi al gioco avversario e soprattutto di imporre il proprio, e tutto ciò dopo aver dimostrato contro Israele che si poteva fare, bastava ripeterlo, ecco, tutto ciò mi fa andare in bestia.
Europei 2015 - Commento 10
- Scritto da Sergio Tavcar
Mi dispiace che abbia perso la Grecia. Lo dico onestamente, perché io faccio sempre il tifo per quelli che giocano meglio, per cui desideravo tantissimo che battessero la Spagna. Però bisogna ammettere che la Spagna non ha rubato nulla, anzi la sua vittoria è più meritata che non si potrebbe. Devo anche dire che ho seguito la partita con estremo interesse, in quanto secondo i miei canoni si è giocato a pallacanestro, e quando le squadre lo fanno, allora mi sembra di poter capire quello che vogliono fare, di capire quando non riescono a farlo e magari tentare anche di capire perché. In questi casi di solito viro l’audio sugli effetti per farmi un commento da solo e per non farmi condizionare da quanto dicono i commentatori. Ieri però non l’ho fatto, in quanto mi sembra che Geri De Rosa e Davide Pessina (come sapete la coppia che preferisco di gran lunga di quelle che offre Sky) abbiano fatto un ottimo lavoro, per cui ho lasciato l’audio com’era, essendo più o meno d’accordo normalmente con quanto stavano dicendo o, se non lo ero, almeno capivo quello che volevano dire che era comunque logico. Poi la pallacanestro si può giocare bene o male, ma, vivaddio, almeno il gioco ha un capo e una coda.
Europei 2015 - Commento 9
- Scritto da Sergio Tavcar
Pensavo di prendermi un giorno libero, ma alla fine non ho resistito. Vorrei mettere qualche puntino sulle “i” e per una volta tanto (o sono due, o magari tre?) commentare i commenti ai miei commenti. Avevo messo le mani avanti dicendo che sarei stato frainteso. Avevo perfettamente ragione e infatti sono stato frainteso a 360 gradi un po’ da tutto l’uditorio. E proprio per questo desidero mettere in chiaro alcune cose. Intanto: non mi pare che nella mia disamina sul perché l’Italia abbia giocato bene contro Israele (e che abbia giocato bene penso sia un dato di fatto) sia stato, se si legge bene fra le righe, particolarmente benevolo nei confronti di Pianigiani. In sostanza dicevo che sembra che i giocatori abbiano deciso che così va bene e dunque andiamo avanti. Il che non mi sembra proprio una lode sperticata al coach.
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