Benvenuti nel sito ufficiale di Sergio Tavčar
Giorni lieti e giorni tristi
- Scritto da Administrator
Devo ammettere che la scorsa settimana è stata di gran lunga quella in cui ho guardato più sport in televisione da molto tempo a questa parte. C’erano a Trondheim i Mondiali di sci nordico che mi appassionano sempre, c’era il biathlon a Nove Mesto in Cechia, ci sono stati gli Europei indoor di atletica, altro sport che seguo sempre e comunque, e poi in ultima serata c’era l’Arnold Palmer di golf, uno dei tornei più importanti della stagione su uno dei più bei percorsi che ci siano. Sabato poi ci sono state anche le Strade Bianche di ciclismo, forse la corsa più bella, spettacolare e difficile di tutta la stagione (per me dovrebbe essere una delle corse monumento al posto della Sanremo, che avrà anche una storia leggendaria, ma che fino a quando non affrontano la Cipressa è totalmente inguardabile). Mi dicono che c’era anche il 6 nazioni di rugby, ma come ben sapete il rugby è molto, molto in basso nella mia lista di sport preferiti.
Come commento i commenti
- Scritto da Sergio Tavčar
Vi ringrazio veramente per la quantità e la qualità dei commenti al mio ultimo post. Avete affrontato argomenti disparati, ma tutti di grande interesse, per cui permettetemi di esprimere anche le mie opinioni in merito.
Capitolo basket, cominciando con la Coppa Italia. Aneddoto, anzi due: mi telefona Franz, chiacchieriamo in lungo e in largo sul famoso giorno della memoria (minuscole volute) del 10 febbraio e sulla strumentalizzazione di parte che si fa in Italia di tutta la vicenda con fattuali fake news, o se volete clamorose distorsioni storiche che sono però diventate purtroppo ormai vulgata accettata da tutti, e alla fine mi dice: “Ma guarderai Trieste contro Trento!” “Certo” “Bene, così poi mi dirai cosa ne pensi”. Poi mi metto d’accordo con mio fratello e mia cognata per andare a mangiare velocemente una pizza a Sežana per poi tornare in tempo per vedere la partita di Trieste, in quanto mio fratello ha scoperto che la si può vedere anche in chiaro su DMax. Bene: fatto tutto, torno a casa, accendo la TV e guardo la partita…per cinque minuti di orologio. Vedo esattamente quello che ha visto Roda (ha scritto tutto lui, non c’è nulla da aggiungere), comincio a imprecare furiosamente e mi dico mai più! Poi per curiosità guardo anche il finale, vedo che perfino Ruzzier, persona seria se ce ne è una in quella squadra (per esempio Candussi, ragazzo che conosco da piccolo e che vi garantisco è nella vita un vero cranio, pensa che con 214 l’unica cosa utile per lui sia tirare da tre punti, per cui per me come giocatore di basket non lo considero per principio), è andato fuori di testa e il mai più diventa sempre più convinto.
Al mercato del West
- Scritto da Sergio Tavčar
Abbiamo aggiunto questa settimana un altro mistero alla lunga lista di misteri irrisolvibili: dopo i misteri eleusini e quelli del terzo segreto di Fatima d’ora in poi ci sarà anche il mistero inestricabile e inspiegabile dello scambio fra Dallas e Los Angeles che ha coinvolto Luka Dončić e Anthony Davis. Quando ho letto la notizia sul sito della TV slovena (la prima cosa che guardo la mattina appena accendo il computer, essendo la pagina sportiva di RTVSLO di gran lunga il miglior giornale sportivo che copre le mie personali esigenze in fatto di interessi sportivi) ho avuto la classica reazione che hanno avuto tutti: quest’anno il primo aprile è arrivato con due mesi di anticipo. Non può essere. Non può esistere. Non ha alcun senso. Va be’ il cambio di proprietà a Dallas, ma fare un tale suicidio sportivo da tutti i punti di vista, tanto tecnico quanto di immagine e di appeal presso i tifosi, è una cosa assolutamente incomprensibile da capire.