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Visto che la discussione è divampata violenta aggiungo un piccolo post per spezzare la processione dei commenti che poi uno si perde nella ressa e non riesce a leggerli tutti.

Non lo faro più, lo prometto, non lo giuro perché mamma mi proibiva di giurare su stupidaggini perché diceva che il giuramento è una cosa seria. Non farò più classifiche di niente, proprio perché, ma già si sapeva in anticipo, sono ovvie e inevitabili discussioni sull'aria fritta e sul sesso degli angeli. Non esistono né possono esistere criteri obiettivi per valutare i singoli attori di una qualsiasi disciplina, sia essa sportiva che artistica, che viene giudicata e valutata da milioni di persone. Quando sono venuto sul commento molto serio che diceva: "ma quali sarebbero i criteri oggettivi, perché solo fissando criteri oggettivi si può cominciare a ragionare" mi sono venuti i brividi sulla schiena e ho deciso su due, ma che dico due, facciamo quattro, piedi (direbbe Totò) che la cosa era andata troppo lontano e che si stava andando in una direzione sterile e totalmente priva di senso.

 

Se qualcuno pensa che possano esistere criteri oggettivi si accomodi e faccia i suoi calcoli, ma a me "count me out". Basti pensare che i fantomatici criteri oggettivi vengono stabiliti in modo del tutto parziale da chi li pone perché ovviamente prende in considerazione quelli che lui (personalmente) reputa quelli più giusti. Per un altro i criteri possono essere totalmente diversi, per cui anche lui, dal suo punto di vista in modo razionale, arriva a conclusioni magari opposte. Io ho fatto la mia lista secondo i miei criteri, miei di Sergio Tavčar, esclusivamente miei che sono semplicissimi: sono direttamente proporzionali al costo del biglietto e ai chilometri che avrei dovuto percorrere e ai disagi che sarei stato pronto ad affrontare per andare a vedere un singolo giocatoreSe uno avesse magari giocato a Chiarbola per 1000 lire di biglietto d'ingresso e mi fossi chiesto se valesse la pena di andarlo a vedere nella mia percezione era scarso, se invece magari avessi dovuto spendere 200 mila lire, andare a Milano e ritornare in giornata e non mi fossi neanche posto la questione se meritava andare, allora quello secondo me era fortissimo. Discorso semplicistico, ma è per rendere l'idea dei "miei" criteri. Personali e opinabili? Certo! Assolutamente! Per questo dico che non farò più classifiche.

Anche perché poi mi tocca leggere cose che alla mia sensibilità appaiono blasfeme, come quelle che oppongono un artista del basket a un poderoso panzer oppure che mettono in dubbio una verità che a me sembra di tipo lapalissiano, che cioè Larry Joe Bird non si menziona neanche. E' totalmente fuori concorrenza su tutti i piani, tecnici, caratteriali, mentali, e chi più ne ha più ne metta, rispetto a tutti quelli che dal mio punto oscenamente gli mettete accanto.

E poi: paragonare epoche diverse, ruoli diversi, contesti completamente alieni l'uno dall'altro è una pura e semplice (attrezzo che normalmente viene associato alla pialla) mentale della quale, avendo ceduto alla tentazione di farmela anch'io, mi vergogno profondamente. Per cui, per favore, sipario. Non se ne parli più.